Inci cosmetici: gli ingredienti da evitare quando compriamo un prodotto

La lettura delle etichette è sempre importante, sia quando acquistiamo un prodotto alimentare che uno di bellezza. Non ci “nutriamo” solo con quello che mangiamo, ma anche attraverso quello che usiamo per la cura del nostro corpo. Proprio in quest’ultimo caso, come facciamo a capire se una composizione è rispettosa dell’ambiente e della nostra pelle? Occorre analizzare gli inci cosmetici, ovvero la lista completa degli ingredienti di cui sono composti i prodotti. Solo così sarà possibile capire cosa evitare o meno.

Cosa sono gli inci cosmetici

La cura del proprio corpo, a prescindere dal fattore salute, rappresenta uno dei nostri passatempi preferiti. Passiamo tanto tempo ad acquistare e provare prodotti per i capelli, per il viso e per tutti gli altri centimetri del nostro corpo. Con il loro uso speriamo di trarne dei vantaggi.

Tutto questo a quale prezzo? Non stiamo parlando di euro, ma degli effetti che l’applicazione di questi prodotti possono provocare a lungo termine. Non sempre sono quelli sperati, considerato che gran parte dei cosmetici in commercio contengono sostanze inquinanti e dannose. Non è l’abito a fare il monaco, quindi non sono il packaging o i claims a decretarne la qualità.
In questi casi risulta essenziale saper leggere gli inci cosmetici.

Il termine INCI è usato per indicare l’International Nomenclature for Cosmetic Ingredients, ovvero una denominazione internazionale che identifica l’elenco degli ingredienti dei cosmetici. È obbligatorio dal 1997 per tutti i prodotti ed è unico per tutti i paesi dell’Unione Europea.

Consigli utili su come leggere gli inci cosmetici

Sembrano solo una fila di nomi incomprensibili, spesso addirittura in latino. Dietro gli inci cosmetici si celano preziose informazioni. Di seguito troverete alcuni consigli per destreggiarvi nella lettura di questi ingredienti poco chiari.

1. L’ordine degli ingredienti è fondamentale

La prima cosa che dovete sapere sulla lettura degli INCI cosmetici riguarda l’ordine con cui sono scritti gli ingredienti sull’etichetta. Non è casuale, bensì sono indicati in ordine decrescente di peso. Il primo ingrediente corrisponde infatti alla sostanza presente in quantità maggiore nel prodotto. Seguono via via quelli meno presenti.

Su questa disposizione decrescente c’è però da fare una precisazione: gli ingredienti presenti in concentrazioni inferiori all’1% possono non avere un ordine preciso, dopo quelli con concentrazioni superiori alla stessa percentuale. Questo significa che l’ultimo ingrediente in elenco non è detto che sia quindi quello in concentrazione minore. Tuttavia, è sicuro che comunque la sua quantità è inferiore all’1%. Inoltre, il punto in cui iniziano gli ingredienti in concentrazioni minori all’1% non è indicato.

2. Anche il linguaggio ha la sua importanza

Il linguaggio utilizzato per denominare gli ingredienti, anche se può sembrare il contrario, non ha come scopo quello di renderci la vita più difficile. I nomi degli ingredienti sono scritti in lingua inglese, qualche riga sopra vi abbiamo però parlato anche di nomi latini. Quando le sostanze sono elencate mantenendo il loro nome in lingua latina è un aspetto molto positivo. Significa che esse sono state impiegate per la produzione del cosmetico senza subire modificazioni chimiche. Un esempio sono gli oli vegetali puri, come l’olio di mandorle. In etichetta è infatti indicato con il suo nome latino “prunus amygdalus dulcis oil”, oppure l’olio di karitè lo troviamo come “Butyrospermum parkii oil”.

Il linguaggio è importante anche quando leggiamo in etichetta dei codici numerici. Questi sono preceduti dalla sigla CI (Colour Index) e stanno ad indicare la presenza di coloranti artificiali nel prodotto. Per quanto riguarda la loro presenza sull’etichetta, possono essere indicati in ordine sparso dopo gli altri ingredienti cosmetici.

Quali ingredienti evitare

Se si è agli inizi, capire cosa sta dietro agli inci cosmetici può risultare abbastanza complesso. Sul web esistono diversi portali che rappresentano un buon punto di partenza per iniziare a capirci nel concreto qualcosa. Attraverso la loro consultazione è infatti possibile cercare il nome dei vari ingredienti e capire quindi a cosa corrispondono.

Di solito il primo ingrediente è l’acqua e i restanti servono a conferire consistenza e particolari proprietà. Le formulazioni sono però diverse in base al tipo di cosmetico.

In generale, ci sono però delle componenti che in ogni prodotto cosmetico o per la detergenza della persona sarebbe meglio evitare affinché questo sia rispettoso dell’ambiente e della pelle. Vediamone alcuni.

I petrolati

Sono sostanze che derivano dal processo di raffinazione del petrolio. Nella cosmesi sono ammessi solo se le percentuali di impurità pericolose risultano inferiori al 3%. I petrolati sono presenti in tantissime tipologie di prodotti e il loro uso costante esercita un’azione occlusiva. Le diciture che permettono di identificarli: petrolatum, paraffinum liquidum, paraffina, ceresin, olii minerali (in inglese mineral oil), cera microcristallina (microcrystalline wax), ozokerite e vaselina.

I parabeni

Vengono usati nell’industria cosmetica e farmaceutica come conservanti e battericidi. Hanno la capacità di penetrare in profondità all’interno della pelle, rimanendo così nei tessuti per diverso tempo. Sono potenzialmente tossici ed è possibile riconoscerli perché il loro nome termina con la desinenza -paraben: methylparaben, ethylparaben, butylparaben e benzylparaben.

PEG e PPG

Sono emulsionanti di origine petrolchimica, creati combinando un olio (vegetale o sintetico) con dell’ossido di etilene. Più è alto il numero che li accompagna, come nel caso del PEG-40, maggiore è il rapporto quantitativo tra olio di base e ossido di etilene. Oltre alla loro possibile tossicità, creano un danno all’ambiente.

I siliconi

Di solito il loro nome termina con –thicone, -one, -ane, -siloxane o -silanol. Come i petrolati, creano una pellicola su pelle e capelli che sembra idratare e proteggere. Tutta apparenza perché in realtà, a lungo andare, possono impedire la normale ossigenazione e idratazione.

La formaldeide

Una sostanza organica con proprietà battericide e sterilizzanti, tali da averla resa in passato un conservante largamente utilizzato nel settore alimentare e cosmetico. Attualmente è stato bandito il suo impiego, in quanto dichiarata pericolosa per la salute.

La lista degli ingredienti da tenere sott’occhio sarebbe ancora più lunga. Leggendo le informazioni che vi abbiamo appena dato e seguendo i nostri consigli, sarà possibile effettuare degli acquisti più consapevoli che andranno a vantaggio della nostra salute e dell’ambiente.

Weekend in SPA tra amiche: benessere per sole donne

Hai bisogno di staccare, di divertirti e prenderti cura di te stessa? Che ne dici di organizzare un bel weekend in SPA tra amiche? Relax, benessere e risate per ritrovare il buonumore.

Fidanzati, mariti, bambini e suocere sono pregati di non interferire con la seguente lettura.

Idee per un weekend tra amiche

Stasera esco con le mie amiche!
Quante volte hai desiderato organizzare un weekend tra amiche ma non riesci mai a trovare il tempo per farlo? Sei sempre immersa in un mare d’impegni lavorativi, uscite col partner, panni da lavare, bambini da portare a scuola, sei stanca e hai bisogno di tirare un po’ il fiato.

Fermati! Fai un bel respiro, chiama le amiche di sempre e inizia a pensare come trascorrere un fine settimana all’insegna del relax e del divertimento. Le idee possono essere tante. Un viaggio in una capitale europea, una piccola vacanza in una delle splendide città d’arte italiane o una bella avventura in montagna a contatto con la natura. Se il tuo vero obiettivo però è una vacanza all’insegna del relax e del divertimento, magari prendendoti cura anche della tua bellezza, perché non programmare un bel weekend in SPA per sole donne?

L’Italia è ricca di hotel dotati di centro benessere, hai solo l’imbarazzo della scelta.

Vacanza tra amiche: perché scegliere la SPA?

Sempre più italiani ormai scelgono i centri benessere per combattere lo stress quotidiano e riacciuffare quella serenità che ogni tanto ci sfugge via.

Immagina di rilassarti in una calda vasca idromassaggio o tra i vapori di un purificante bagno turco. O ancora, di abbandonarti alle coccole di un bel massaggio tonificante per poi sorseggiare una rilassante tisana.
Non ti senti già meglio? Ora pensa a tutto ciò impreziosito dalle confidenze, le risate e qualche gossip di un fine settimana trascorso con le uniche persone che sono sempre in grado di farti ritrovare il buonumore: le tue amiche.

C’è di più. In SPA tu e le tue amiche potrete godere dei benefici dei numerosi trattamenti benessere messi a disposizione esclusivamente per soddisfare le esigenze dei propri clienti. Massaggi rilassanti, maschere per il viso, e tanti altri trattamenti per la salute della mente e per la bellezza del corpo.

Dopo una vacanza benessere con le tue amiche, tornerai a casa più bella ma soprattutto con l’umore alle stelle.

Percorso benessere per sole donne

Sono tante ormai le SPA che propongono pacchetti benessere dedicati esclusivamente alle donne, dalle classiche offerte con soggiorno, alle Day SPA per chi può concedersi solamente una giornata di relax.

Se sai già come vestirti in un centro benessere e ti stai chiedendo quali trattamenti fare con le tue amiche, ecco come può essere strutturato un classico percorso benessere per sole donne:

Piscina con idromassaggio

Stare in ammollo nelle calde acque di una piscina con idromassaggio è probabilmente uno dei momenti più rigeneranti del percorso benessere. Il massaggio con l’acqua ha il potere di stimolare la circolazione sanguignaridurre lo stress ed è efficace contro i reumatismi.
Sarà bello scambiare due chiacchiere con le tue amiche, consapevoli di prendervi cura del vostro corpo. Dopo di che, rinfrescatevi con una bella doccia perché si va in sauna.

Sauna

Ecco un altro spazio benessere dove prenderti cura della tua bellezza e allo stesso tempo trascorrere dei momenti indimenticabili con le tue amiche. Un luogo in cui potrete ridere, rivelare qualche segreto, se ancora ne esiste uno tra di voi, e purificare la vostra pelle. Uscirai da questo bagno di calore con un viso rilassato e luminoso e con un bel sorriso a 32 denti.

Fontana di ghiaccio

Uno dei principi fondamentali per godere appieno dei benefici di un percorso benessere è l’alternanza tra ambienti caldi e freddi. Dopo esservi purificate con un bagno caldo, è il momento di riequilibrare la temperatura sostando davanti ad una refrigerante fontana di ghiaccio. Scaglie di ghiaccio finemente tritate cadranno su una piccola vasca. Non vi resta che afferrarne una manciata e sfregarlo dolcemente su caviglie e polsi. Un brivido di benessere correrà lungo la vostra schiena.

Massaggio drenante

Ora la pelle è pronta per assorbire gli oli essenziali utilizzati durante i massaggi. È l’ora di unire le forze. Le vere amiche si vedono nei momenti più difficili. Dovrete solamente prendere il vostro asciugamano, sdraiarvi nei lettini e tutte insieme dichiarare guerra alla cellulite con un meraviglioso massaggio drenante anti-cellulite. Questo trattamento stimola la circolazione linfatica, favorisce lo scioglimento del grasso in eccesso su cosce e glutei e ha un effetto purificante.

Tisana

Il percorso benessere non può che concludersi in un’accogliente sala relax, dove vi aspetta una bella tisana rilassante. Solitamente in ogni SPA sono messi a disposizione 2 o 3 infusi con proprietà benefiche diverse in modo da reintegrare i liquidi e i sali minerali persi. Qui potrete distendervi sui vostri comodi lettini, sorseggiare la bevanda e godervi il vostro momento.

Weekend in SPA tra amiche: trattamenti originali

Se tu e le tue amiche siete alla ricerca di un’esperienza diversa dal solito percorso benessere, abbiamo delle idee molto “gustose” da consigliarti. Eccole:

Massaggio cioccolato

Se volete trascorrere un weekend all’insegna della dolcezza, lasciatevi avvolgere da una morbida distesa di cioccolata che accarezza la vostra pelle. Profumi, coccole e buonumore, questo è il massaggio al cioccolato. Il cacao non è solo il segreto della felicità dei nostri palati, ma è ricco di proprietà benefiche per la salute dei capelli e della pelle. Durante questo zuccheroso trattamento, tra una chiacchiera e l’altra, potrete cacciare via lo stress e con lui la tanto odiata cellulite.

SPA con la birra

Se invece durante le vostre uscite non manca mai la compagnia di un fresco bicchiere di birra, che ne dite di fare direttamente un bel bagno nella vostra bevanda preferita? Le SPA con la birra sono nate a Praga ma ormai si trovano anche in Italia. Non dovrete far altro che immergervi in un grosso tino pieno di birra e godere dei benefici del luppolo. Questa magica pianta è ricca di sostanze antiossidanti che combatte l’azione dei radicali liberi e rappresenta un ottimo rimedio per prevenire le rughe. Naturalmente durante il trattamento si può sorseggiare un bel boccale di birra. Il divertimento è assicurato.

Vinoterapia

Un altro trattamento gustoso e originale per il tuo weekend in SPA tra amiche è un rilassante bagno nel vino rosso. Lambrusco, Sauvignon e Chianti in questo caso non serviranno a rallegrare i vostri pasti, ma la salute della vostra pelle. La vinoterapia è nota per le sue proprietà antiossidanti e purificanti. Non solo potrete dire addio alle rughe, ma la vostra pelle sarà più bella e liscia. Anche in questo caso, le vostre chiacchiere potranno essere accompagnate da un ottimo calice di vino.

Cosa aspetti a regalarti un bel weekend in SPA con le tue amiche? Dai uno sguardo alle offerte benessere presenti nel nostro portale e scegli la più adatta a te. Buon relax!

Carbone vegetale sulla pelle: tutti i benefici

Il carbone vegetale, fino a poco tempo fa, era comunemente associato solo a quei prodotti utili per chi soffre di problemi di digestione. Negli ultimi anni però ha assunto un ruolo importante anche in campo beauty. Sono infatti tanti i benefici del carbone vegetale sulla pelle, scopriamoli insieme.

Che cos’è il carbone vegetale

Il carbone vegetale è conosciuto anche come carbone attivo o carbone attivato. Si tratta di una sostanza naturale che si presenta come una polvere nera molto porosa, inodore e insapore. È ottenuto dalla lavorazione del legname di vario tipo, come salice, pioppo e betulla, o dai suoi scarti di lavorazione. Il suo processo di produzione consiste prima nella combustione in ambiente privo di ossigeno e a temperature molto elevate, poi in presenza di vapore acqueo, aria o gas al fine di aumentarne il potere di assorbimento. Le sue proprietà sono note fin dall’antichità, ad esempio come antibatterico naturale e antimicotico.

La sua porosità lo rende un prodotto versatile e impiegabile in svariati ambiti, compreso il campo cosmetico. Si è infatti dimostrato un valido alleato per la pulizia della pelle, in grado di “attirare” in superficie qualsiasi tipo di impurità. Per questo viene spesso usato come ingrediente purificatore di molti prodotti.

Quando usare il carbone vegetale sulla pelle

Troviamo il carbone vegetale ad esempio come componente di mascherescrub e detergenti. Applicato sulla pelle, infatti, attraverso l’uso di questi prodotti, consente l’eliminazione di sebo e impurità del derma. Ha la capacità di assorbire quelle sostanze che possono dare origine alle imperfezioni (sebo, residui di make-up, inquinamento ecc.). Queste sue proprietà purificanti lo rendono quindi perfetto per le pelli miste o grasse, ma anche per chi ha la pelle secca e sensibile, e per chi vive in ambienti inquinati da fumo di sigaretta e smog.

Come anticipato, la polvere di carbone è presente come ingrediente principale delle maschere per il viso. In queste viene spesso usato come sostituto della classica argilla, perché a differenza di questa non secca molto la pelle. Lo troviamo anche negli scrub, in quanto favorisce una naturale esfoliazione eliminando le cellule morte. Dona inoltre luminosità alla pelle, in quanto ha un leggero effetto schiarente che contribuisce ad ottenere un tono dell’incarnato più chiaro e salutare, riducendo l’aspetto di macchie e cicatrici.

Per non perdere i risultati raggiunti dal carbone vegetale sulla pelle è importante seguire anche un’alimentazione corretta. Esistono tantissimi cibi depurativi, che permettono di mantenere la pelle pulita e detossinata.

Nel mondo del make up, invece, è molto usato nei cosmetici biologici. Grazie al suo colore nero viene utilizzato per tingere in modo naturale ombretti, matite ed eyeliner. Inoltre questo tipo di colorante è particolarmente indicato per chi non tollera i pigmenti artificiali e minerali.

Gli altri impieghi

L’uso del carbone vegetale sulla pelle per migliorarne l’aspetto è solamente uno dei suoi tanti campi di applicazione. Il carbone attivo presenta proprietà talmente tanto varie da rendere possibile il suo impiego nei più disparati ambiti. Di seguito ne vedremo alcuni.

Nell’industria non alimentare il carbone attivo viene utilizzato per potabilizzare l’acqua, per trattare le acque reflue industriali e l’aria in caso di inquinamento. In campo alimentare, invece, negli ultimi anni è sempre più frequente trovare prodotti da forno neri, questo perché la polvere del carbone viene utilizzata anche come colorante naturale in quanto rientra tra gli additivi consentiti.

Il classico utilizzo rimane tuttavia quello di rimedio naturale in caso di gonfiore addominale e meteorismo. Il consumo di carbone consente di assorbire i gas che si formano nello stomaco trattenendoli nei suoi pori. Questo consente di ridurre il dolore e la tensione addominale e facilitare la digestione. Il carbone vegetale porta benefici anche in caso di diarrea. È anche antidiarroico, in grado quindi di compattare le feci e per questo può essere utilizzato ad esempio in caso di diarrea acuta dovuta a colon irritabile, batteri, virus, tossine e farmaci.

In caso di reflusso gastroesofageo il carbone vegetale può essere d’aiuto per spegnere bruciori, ma anche sfiammare le pareti gastriche a causa di acidità e gastrite. Ancora una volta la sua capacità adsorbente permette di trattenere i succhi gastrici in eccesso riducendo bruciore e irritazione.

Il carbone attivo ha anche un’azione disinfettante: al suo passaggio ingloba batteri e virus del tratto gastrointestinale. Può essere d’aiuto inoltre per ostacolare l’assorbimento di sostanze tossiche e favorire l’eliminazione dei metalli pesanti, farmaci, droghe e funghi che possono accumularsi nel nostro corpo.

Come assumerlo

Qualora si faccia uso del carbone attivo per gli impieghi sopracitati, questo viene spesso assunto in polvere da sciogliere in acqua, oppure in compresse o tavolette. È acquistabile in erboristeria, farmacia e addirittura nei grandi supermercati. Per rendere possibile la sua assunzione anche a persone diabetiche è stata prodotta anche una linea di carbone vegetale senza zucchero.

In tutti i casi, prima di iniziarne l’uso è sempre opportuno rivolgersi comunque al proprio medico. Questo prodotto potrebbe infatti presentare delle controindicazioni.

Le possibili controindicazioni del carbone vegetale

Le controindicazioni più degne di nota riguardanti l’assunzione di carbone attivo sono la stitichezza e la possibilità che questo interferisca con l’assorbimento di nutrienti e farmaci.

Non è quindi indicato per chi soffre di costipazione in quanto potrebbe peggiorare il disturbo. 
Occorre poi prestare attenzione se si soffre di carenze nutrizionali. In caso di assunzione di farmaci, il carbone andrebbe preso a distanza di almeno 3 o 4 ore per non ridurne l’efficacia. È comunque sempre consigliato rivolgersi al proprio medico curante, così che venga analizzato il caso specifico. Si deve evitare l’uso il carbone vegetale attivo anche nei casi di appendicite o di altre ostruzioni dell’intestino.

Come costruire una sauna in casa fai da te

Sogni di possedere una sauna in casa e avere a disposizione 24h su 24 un piccolo centro benessere tutto per te? E se ti dicessimo che questo piacevole sogno è facile da realizzare e per di più senza spendere una marea di soldi?

Continuando a leggere scoprirai come costruire una bellissima sauna in casa fai da te.

Con i nostri consigli anche tu potrai avere la tua cabina personale. Magari non uscirai col mantello e i poteri di Superman, ma sicuramente rilassata e con una pelle più bella e pulita.

Iniziamo.

Cosa fare prima di costruire una sauna in casa

Per costruire la tua sauna fai da te bisogna seguire questi semplici passaggi:

  • Stabilire un budget
  • Scegliere dove posizionare la sauna
  • Scegliere il tipo di sauna e i materiali
  • Costruire la tua sauna in casa fai da te

Entriamo nel dettaglio. Seguici.

Stabilire un budget

La prima domanda da porti nel momento in cui decidi di costruire la tua meravigliosa sauna personale è una: quanto voglio spendere? Innanzitutto occorre sapere che è possibile realizzare il tuo piccolo angolo di relax senza spendere cifre esorbitanti. Sempre che non abbia progettato una mega sauna di lusso, i costi possono essere abbastanza ridotti. Per stabilire il budget devi tener conto di due fattori: costo dei materiali e consumi della sauna. Naturalmente maggiore sarà l’area da riscaldare più alti saranno i consumi.

Dove posizionare la sauna in casa

Uno dei vantaggi di avere una sauna in casa è che puoi scegliere la posizione tenendo conto solo ed esclusivamente dei tuoi gusti e delle tue necessità. Per realizzarla non occorrono grandi spazi. Ogni stanza della casa può accogliere la tua personale area relax, naturalmente con i dovuti accorgimenti. Puoi scegliere di metterla direttamente nel bagno, in modo da poter fare immediatamente una bella doccia. Oppure costruire un piccolo centro benessere in giardino con una cabina per la sauna, degli attrezzi per fare un po’ di esercizi e un tavolino basso e un lettino per gustare una rilassante tisana.

Hai stabilito il budget e il luogo dove posizionare la tua sauna? Vediamo ora quali tipi di sauna possono essere installati e la scelta dei materiali.

Tipi di sauna e scelta dei materiali

Hai fatto tutti i conti, ora è il momento di acquistare. In questa fase ti troverai davanti ad una scelta: che tipo di sauna scegliere? Ecco le opzioni:

  • Sauna finlandese prefabbricata
  • Sauna a infrarossi
  • Costruire da soli una sauna finlandese

Se hai poco tempo, potresti decidere di comprare una sauna finlandese prefabbricata. Non devi far altro che procedere con l’acquisto e successivamente con l’installazione.

Optare per una sauna a infrarossi significa avere il vantaggio di ridurre sensibilmente i costi dei consumi, allo stesso tempo però si perde la calorosa atmosfera della tipica sauna finlandese.

Se invece preferisci realizzare la tua sauna facendoti guidare solamente dai tuoi gusti, hai bisogno di:

  • Pannelli di legno. L’abete è il più utilizzato. Fai attenzione a non acquistare pannelli in legno trattati chimicamente, potrebbero rilasciare vapori tossici
  • Trave per reggere il soffitto
  • Viti e staffe a L per il fissaggio
  • Isolante (anche questo fatto di materiali naturali come ad esempio il sughero) e alluminio
  • Materiale elettrico
  • Diffusore di calore (legna, elettrica, gas, pietre riscaldate)
  • Luci (una luminosa per avere una buona visibilità durante le pulizie e una lampada per ottenere una luce soffusa durante la seduta)
  • Porta in vetro
  • Kit accessori sauna

Come costruire la tua sauna fai da te

Ora che hai a disposizione tutto il materiale, è arrivato il momento di costruire il tuo piccolo sogno. Il procedimento è abbastanza semplice.

  • Per prima cosa occorre realizzare lo scheletro della struttura. Fissa per bene i pannelli di legno e la trave che andrà a reggere il soffitto servendoti delle viti e le staffe da fissaggio.
  • Fatto questo, si fissano le assi di legno che formeranno le pareti esterne e il pavimento, lasciando lo spazio per installare la porta in vetro. Non dimenticare di realizzare una finestrella per creare una piccola presa d’aria.
  • Prima di fissare i pannelli che andranno a comporre le pareti interne e il soffitto, occorre inserire nell’intelaiatura il materiale isolante che andrà rivestito poi con uno strato di pellicola di alluminio. In questo modo l’ambiente sarà ben isolato e si eviteranno i problemi legati all’umidità.
  • Una volta realizzata la struttura, si procede col posizionamento della fonte di calore. Se hai scelto un diffusore elettrico o gas e non sei pratico, fatti aiutare da un esperto.
  • Infine potrai costruire la panchina di legno, dove rilassarti durante la seduta di sauna.

Se hai seguito tutti i nostri consigli, ora una bella sauna impreziosisce la tua casa. Adesso è il momento di arredarla con un bel kit di accessori per la sauna. Ti basteranno questi:

  • Termometro
  • Clessidra
  • Mastello e mestolo in legno
  • Lampada
  • Ciotola per erbe aromatiche (per godere dei benefici dell’aromaterapia)
  • Asciugamano

Finalmente è tutto pronto. Per aumentare i benefici della tua sauna finlandese personale, scegli una lampada per la cromoterapia, la tua erba aromatica preferita e installa sul soffitto un piccolo impianto per la musicoterapia. Il relax sarà più che assicurato.

Ora che sai come costruire una sauna in casa tutta per te puoi scegliere tra due opzioni: liberare il tuo spirito fai di te e metterti subito al lavoro o, se preferisci farti coccolare dalle premure e attenzioni di un centro benessere, puoi sempre consultare le nostre offerte e prenotare quella più adatta a te. Qualunque sia la scelta, buon relax!

Acque termali: benefici e controindicazioni

Le acque termali fanno parte della nostra storia sin dall’antichità. Tanti popoli nel corso dei secoli hanno saputo apprezzare e godere delle loro proprietà benefiche.
Di strada ne fanno tanta e il loro percorso sotterraneo le rende terapeuticamente attive. C’è chi le usa per rilassarsi e chi per alleviare alcune patologie specifiche. Ecco i benefici e le controindicazioni che possono derivare dal loro utilizzo.

Cosa sono le acque termali e a cosa servono

Attraversano il sottosuolo fino ad affiorare in superficie arricchite di sostanze acquisite durante il loro percorso. Queste sono le acque termali, caratterizzate in particolare dalla presenza di specifici elementi minerali in esse disciolti, dalla particolare temperatura alla quale sgorgano e dalla loro durezza.

Come si formano

Non tutte le acque termali sono uguali, questo perché non tutto il suolo attraversato è dello stesso tipo. Esistono quindi sorgenti differenti con proprietà altrettanto diverse. In generale possiamo dire che le acque termali contengono zolfoiodiocloroferroelementi di calcio e microelementi di altre sostanze. Questi sali minerali sono contenuti in percentuali diverse a seconda della sorgente e, quindi, in base alla loro composizione saranno utili per risolvere alcuni problemi piuttosto che altri.

Perché le acque termali fanno bene

Questo genere di acque presenta numerosi benefici e per questo sono indicate per il trattamento di numerose patologie.

I bagni termali

Il bagno nelle acque termali prevede l’immersione in una vasca di acqua calda naturale, con temperatura tra i 36 e 38°C. La durata del trattamento è di circa 15 minuti, dopodiché è prevista una fase di riposo di altri 15 minuti, chiamata reazione.
Cosa accade in questa fase di reazione? Attraverso un’intensa sudorazione, l’organismo attiva una serie di adattamenti vascolari. Questo permette l’eliminazione di acqua, scorie e sostanze tossiche presenti nel nostro corpo, svolgendo in questo modo un’azione disintossicante.

È proprio la temperatura elevata delle acque termali a influenzare la vasodilatazione cutanea e la circolazione sanguigna muscolare. Il muscolo liscio e striato si rilassa e diminuisce quindi la pressione arteriosa. Questo calore svolge anche un’azione analgesica, in particolare sul dolore di tipo cronico.

La composizione chimica dell’acqua terminale influenza invece specifici stimoli ormonali e biochimici che completano il raggiungimento e il mantenimento del benessere e della funzionalità della cute, delle arterie e delle vene. Viene favorita così la risoluzione di infiammazioni croniche e di patologie cutanee.

Il bagno non è però l’unico metodo d’impiego dell’acqua termale. La cura attraverso le acque termali, definita crenoterapia, si divide infatti in due tipologie: interna ed esterna. Le acque termali possono essere assunte anche come bevanda, per irrigazione, per inalazione, oppure utilizzate per impacchi, fanghi e massaggi.

La fangoterapia

fanghi termali sono delle miscele di argilla e acqua termale che vengono applicate su tutto il corpo oppure su una zona localizzata. Il tempo di applicazione del trattamento è di massimo 30 minuti. L’impacco viene poi rimosso e segue un bagno nelle acque termali. Questa seconda fase ha la funzione di potenziare l’azione curativa già esercitata dai fanghi. La fangoterapia è indicata ad esempio per contrastare gli inestetismi della cellulite, per la fibromialgia, per le patologie reumatiche croniche, per le varie forme di artrosi, per la broncopneumopatia cronica ostruttiva, e per il trattamento dell’osteoporosi.

Cosa curano

Da questo dono della natura si possono trarre quindi tanti benefici. L’impiego di acque termali avviene non soltanto per risolvere un problema di salute, ma principalmente per migliorarne la sintomatologia e rallentarne l’avanzamento. Vediamone alcuni nello specifico.

Benefici per la pelle

Le sorgenti termali con acque sulfuree sono particolarmente indicate in caso di problemi dermatologici. Aiutano i soggetti che presentano forme croniche di dermatiti. Ma non solo, combattono anche l’acne adolescenziale e nutrono le pelli più secche. Si riscontrano importanti benefici anche in caso di soggetti colpiti da psoriasi. Qui i risultati variano notevolmente da soggetto a soggetto, ma in generale i sali contenuti nelle acque termali sono in grado di stimolare il ricambio della pelle e la sua cicatrizzazione. Se si hanno tuttavia patologie in corso è sempre opportuno rivolgersi ad un dermatologo o all’esperto di medicina termale dello stabilimento.

Ritrovare l’equilibrio psicofisico

I benefici termali non riguardano solamente l’ambito sanitario. Un soggiorno alle terme è in grado di influire sul complessivo equilibrio psicofisico di una persona, andando ad influire così sul benessere globale dell’individuo.

Azione Antinfiammatoria

La presenza di zolfo e bicarbonato di sodio nelle acque termali svolge un’azione antinfiammatoria sulle cartilagini articolari.

Vantaggi per le vie respiratorie

Le acque termali forniscono buoni risultati anche per combattere disturbi alle vie respiratorie. I loro vapori inalati, i cosiddetti aerosol, sono infatti spesso utilizzati per combattere forme rino-sinusali croniche e problemi che colpiscono trachea e bronchi.

Cura dell’udito

Le vie respiratorie sono strettamente collegate all’apparato uditivo. La presenza di disturbi al naso può provocare una diminuzione dell’udito di tipo trasmissivo. Per questo, anche in tal caso, è possibile trarre vantaggio dalla crenoterapia. L’acqua termale solfurea è in grado di influenzare positivamente la mucosa rinofaringea, la tuba di Eustachio e l’orecchio medio.

Regolarizzazione dell’intestino

Come anticipato, alcune acque termali sono potabili e quindi possono essere assunte come bevanda. La loro composizione risulta essere favorevole soprattutto per chi soffre di colon irritabile, stipsi e irregolarità intestinale.

Benefici sui bambini

I medici non pongono limiti di età sull’utilizzo delle acque termali. Risultano infatti efficaci anche per la prevenzione e il trattamento di alcune patologie tipiche dei bambini. Tra queste rientrano ad esempio quelle che colpiscono le vie respiratorie (raffreddori, asma, sinusiti, riniti, allergie…), l’apparato uditivo (otite) e la pelle (psoriasi, dermatite atopica, eczema).

Eventuali controindicazioni

In particolari situazioni le cure termali possono essere controindicate. Infatti se si soffre di particolari patologie è sempre opportuno consultare il proprio medico prima di intraprendere questo genere di terapie.

Campane tibetane: massaggio e benefici del suono

Avete bisogno di ritrovare un po’ di serenità? Che ne dite di provare le rilassanti vibrazioni delle campane tibetane? Scopriamo insieme come si usano e i benefici del suono.

Le vie del relax sono infinite. Questo è uno dei più grandi insegnamenti che il mondo del benessere ci lascia in dote. In SPA ci si può rilassare con i vapori bel bagno turco, il calore del massaggio con le pietre o i profumi dell’aromaterapia. C’è addirittura chi si è fatto conquistare dal piacere strisciante del massaggio con i serpenti. Ma tra i tanti trattamenti rilassanti che possiamo scegliere, ce n’è uno davvero straordinario, il massaggio con le campane tibetane.

Cosa sono le campane tibetane?

Le campane tibetane sono uno strumento di origine orientale che fin dall’antichità vengono fatte vibrare per liberare il potere curativo dei suoi misteriosi suoni. Questo “magico” oggetto presenta una struttura del tutto particolare. Infatti, è composto dalla combinazione di 7 leghe metalliche, Oro, Argento, Mercurio, Rame, Ferro, Stagno, Piombo. Ognuno di questi elementi corrisponde ad un corpo celeste del Sistema solare: Sole, Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno. Anche la loro forma e le modalità per produrre i suoni si differenziano dalle normali campane. Il loro aspetto ricorda quello di una ciotola e non va appesa per suonarla ma si tiene in mano facendo scivolare su di essa un piccolo bastone in legno. È così che vengono prodotte delle vibrazioni sonore che sono in grado di condurre il corpo e la mente in uno stato di profondo relax, risvegliare i flussi emotivi ed energetici e sciogliere le tensioni muscolari.

Il massaggio con le campane tibetane

Il rilassante suono delle campane tibetane è il compagno perfetto per intraprendere il percorso introspettivo necessario per praticare alcune discipline come la meditazione o lo yoga. Questo strumento spesso però è utilizzato per scopi terapeutici, come ad esempio nel massaggio sonoro.

Durante il massaggio, le campane tibetane vengono disposte intorno o sul corpo della persona in direzione di specifici centri energetici, i famosi chakra. In alternativa, sono sistemate in corrispondenza delle aree del corpo da curare. Facendo scivolare il bastoncino di legno sul bordo della campana vengono prodotte delle vibrazioni sonore che, in unione con i movimenti del massaggio, penetrano in profondità fino a quando energia ed emozioni non riprendono il loro libero fluire. Per amplificare l’azione rilassante delle vibrazioni sonore, capita spesso che le campane tibetane siano riempite d’acqua.

Il trattamento termina sorseggiando una bella tisana rilassante e la purificazione della campana. È proprio lì che vanno a depositarsi le energie negative durante la seduta. Perciò, è necessario rimuoverle attraverso la recitazione di un mantra o sciacquando la ciotola con dell’acqua.

I benefici del suono

benefici del massaggio con le campane tibetane interessano principalmente il benessere psicologico dell’individuo. Le vibranti onde sonore delle campane hanno la capacità di incunearsi negli angoli più profondi del corpo e della mente donando un profonda sensazione di rilassamento. La piacevole calma che ne deriva libera la mente da ansia e stress, si viene travolti da un’ondata di energia e positività conducendo ad una maggiore consapevolezza.
La ritrovata serenità raggiunta con i suoni delle campane tibetane aiuta a riposare meglio e a superare eventuali problemi digestivi.

I benefici della musicoterapia sono noti già da alcuni secoli. Il suono fa da tramite tra l’individuo e la sua sfera emotiva, liberandola da eventuali conflitti. Non a caso la musica è utilizzata per curare numerose patologie come depressione, disturbi dell’umore e insonnia.

Candle massage: benefici e come si svolge

Il candle massage è un rilassante massaggio eseguito con delle candele da cui profumati oli vegetali colano dolcemente sul corpo. Vediamo come si svolge e i suoi benefici.

Cos’è il candle massage?

La calda luce di una candela. Oli e burri vegetali che si sciolgono e lentamente scivolano sul corpo. Un dolce turbinio di fragranze e piacevoli emozioni che inebria i sensi. Questo è il candle massage. Un rilassante massaggio eseguito con delle candele cosmetiche, al 100% naturali, impreziosite da meravigliose essenze. È proprio questo che rende speciale il massaggio con le candele. All’effetto decontratturante del massaggio, che riprende i dolci movimenti del massaggio hawaiano, si uniscono le proprietà benefiche del calore e il potere rilassante dei profumi e i colori che avvolgono l’ambiente.

Il trattamento si svolge come un vero e proprio rituale sensoriale. Si accende la candela, dopo qualche minuto la superficie inizia a sciogliersi e il massaggiatore fa colare la cera sul corpo del cliente per poi iniziare con le manovre. Gli oli e i burri utilizzati durante il massaggio non bruciano la pelle. Essi hanno un punto di fusione molto basso, intorno ai 45°.

L’atmosfera romantica del massaggio con le candele è perfetta per le coppie che voglio concedersi una rilassante fuga nel mondo del benessere. Non a caso è uno dei trattamenti più richiesti dai novelli sposini che decidono di trascorrere la luna di miele in SPA.

I benefici del candle massage

Il candle massage è un concentrato di benessere per il corpo e per la mente. I precisi movimenti del massaggio, rafforzati dall’azione benefica del calore, rilassano la muscolatura e la liberano dalle contratture. Gli oli vegetali e i burri che scivolano sulla pelle la idratano e la nutrono, rendendola più liscia e vellutata.
A caratterizzare il massaggio con le candele però, è la capacità di raggiungere uno stato di totale di relax e serenità attraverso un viaggio polisensoriale. Il potere rilassante dei colori della luce delle candele (cromoterapia) si fonde con la sensazione di armonia ed equilibrio trasmessa dagli inebrianti profumi degli oli essenziali (aromaterapia). Le melodie orientali che spesso fanno da sottofondo durante il massaggio rappresentano un ulteriore alleato contro lo stress, grazie agli effetti benefici della musicoterapia.

La composizione delle candele da massaggio

Le candele utilizzate durante il candle massage sono realizzate con cera di soia, oli vegetali o burri. Vediamo alcune delle sostanze più utilizzate e i loro benefici.

  • Burro di Karitè. Grazie alle sue straordinarie proprietà benefiche, il burro di Karitè è probabilmente la sostanza più utilizzata per realizzare le candele da massaggio. È l’ingrediente perfetto per prevenire le rughe e rendere la pelle più morbida ed elastica.
  • Olio d’oliva. Il massaggio con le candele a base di olio d’oliva esercita un’azione nutriente e idratante sulla cute.
  • Cera di soia. Sebbene l’uso delle candele a base di cera di soia sia molto diffuso per eseguire questo massaggio, non vantano le stesse capacità idratanti degli oli e dei burri vegetali.
  • Olio di Argan. Questa sostanza è un vero e proprio concentrato di proprietà benefiche per la pelle. La idrata, le rende più morbida, bella e soprattutto più giovane.

Piede d’atleta: cura e rimedi

Il piede d’atleta è un’infezione fungina che colpisce principalmente la zona tra le dita dei piedi. Conosciamola meglio e scopriamo cura e rimedi.

Cos’è il piede d’atleta

Il piede d’atleta è una micosi che colpisce in particolar modo la zona tra le dita dei piedi fino a estendersi alla pianta e alle unghie nei casi più gravi. Questo genere di fungo prolifera in ambienti caldi e umidi. Non a caso i luoghi in cui si è maggiormente esposti al rischio d’infezione sono proprio quelli con un elevato tasso di umidità come piscinedoccepalestre o saune. Inoltre, l’area del piede in cui si manifesta la patologia è esattamente quella in cui si concentra maggiormente l’umidità, spesso causata da un’eccessiva sudorazione.
I funghi che causano il piede d’atleta intaccano esclusivamente gli strati superficiali della pelle. L’infezione, oltre ad essere molto contagiosa, si manifesta attraverso arrossamenti, forte prurito, cattivo odore, desquamazioni cutanee, vesciche e sfaldamento delle unghie.

Al di là del nome, la tigna del piede non riguarda esclusivamente chi pratica dello sport ma può colpire tutti. A incrementare le possibilità di contrarre l’infezione vi sono: la presenza di alcuni fattori di rischio (indebolimento sistema immunitario, sudorazione eccessiva), cattive abitudini (scarpe strette, camminare scalzi in ambienti pubblici), la stagione estiva.

Cura e rimedi naturali

Per curare il piede d’atleta è necessario l’impiego di farmaci a base di antimicotici, ossia in grado di combattere le infezioni da funghi. Nella maggior parte dei casi si utilizzano creme, unguenti, spray o polveri da applicare direttamente sul piede. Il trattamento è piuttosto lungo, può durare qualche settimana, e spesso si accompagna all’uso di prodotti capaci di impedire l’eccessiva sudorazione. Nei casi più gravi invece capita di ricorrere all’utilizzo di antimicotici o antibiotici da assumere per via orale. In questo caso i tempi di guarigione sono sensibilmente ridotti, una decina di giorni, ma non esente da spiacevoli inconvenienti come nausea o mal di testa.
Nel corso della terapia è importante disinfettare per bene i pavimenti di casa, in particolar modo quello del bagno e la doccia, oltre che applicare polveri antifungine su calze e scarpe.

Esistono poi alcuni rimedi naturali che sono di grande aiuto per la cura del piede d’atleta. È possibile affidarsi a delle piante ed erbe dalle proprietà antisettiche e disinfettanti come il timo, la lavanda, l’aloe vera o la calendula. In alternativa, un bel pediluvio con acqua e sale.

Consigli per prevenire il piede d’atleta

Per non contrarre la tigna del piede, rischiare che l’infezione si ripresenti dopo la guarigione o evitare di contagiare altre persone è fondamentale prendersi cura dei piedi e seguire alcune regole di prevenzione. Eccole:

  • Sebbene siano noti i benefici del camminare a piedi nudi, è meglio evitare di farlo in luoghi pubblici come piscine, spogliatoi, palestre, ecc. Le ciabatte sono d’obbligo in questi ambienti.
  • Usare scarpe traspiranti e non troppo strette in modo che il piede non sudi in modo eccessivo.
  • Preferire l’uso di calze in tessuto naturale come il cotone. I tessuti sintetici sono da evitare.
  • Lavare periodicamente le scarpe e farle asciugare bene.
  • Lavare quotidianamente i piedi e asciugare per bene gli spazi tra le dita.
  • Non usare mai calze, scarpe spugne e asciugamani appartenenti ad altre persone.

Gimnopodismo o Barefooting: i benefici di camminare a piedi nudi

Il Barefooting è un metodo per prendersi cura dei propri piedi con libertà e leggerezza. Scopriamo insieme i benefici di camminare a piedi nudi.

Cos’è il Barefooting?

Avete presente la sensazione di leggerezza che ci avvolge nel preciso istante in cui torniamo a casa e togliamo le scarpe? C’è chi di questo piccolo grande gesto ne ha fatto il simbolo della propria esistenza. Sono i barefooters, un gruppo di persone che ha deciso di non tenere i piedi imprigionati nelle scarpe per tutta la giornata e passeggiare liberamente a piedi nudi. Il barefooting consiste proprio in questo, camminare scalzi per riscoprire le gradevoli sensazioni del contatto col terreno e migliorare la salute dei piedi. Questa disciplina, nata in Nuova Zelanda e arrivata in Italia alla fine degli anni ‘90 col nome di Gimnopodismo, comporta tutta una serie di benefici per il corpo e per la mente. Oltre ai benefici del contatto con la natura, passeggiare scalzi rinforza il piede, migliora la postura e caccia via i cattivi pensieri.

Entriamo nel dettaglio e scopriamo tutti i benefici di questo particolare metodo per prendersi cura della salute dei piedi.

I benefici

benefici del camminare a piedi nudi riguardano principalmente la salute del piede, il miglioramento della propriocettività e il benessere psicologico.
Innanzitutto camminare scalzi fa bene ai piedi perché li rende più sani e forti. Callialluce valgo o dita a martello saranno meno frequenti se si sceglie di non tenere i piedi sempre ingabbiati dalle scarpe. A beneficiarne saranno anche la circolazione sanguigna e quella linfatica, contribuendo così a ridurre il gonfiore alle gambe e alle caviglie.

Un altro beneficio molto importante del barefooting è il miglioramento della sensibilità propriocettiva, ossia la capacità del corpo di percepire la posizione in cui si trova e il movimento che sta compiendo all’interno di uno spazio. Avere un buon controllo del proprio corpo migliora l’equilibrio e la postura e riduce il rischio d’infortuni e patologie che colpiscono piedi, caviglie, gambe, ginocchia, anche e colonna vertebrale.

Infine, camminare scalzi è un ottimo metodo per esercitare una sorta di riflessologia plantare fai da te con i suoi relativi benefici, per combattere lo stress e ritrovare un buon riposo notturno.

Come praticarlo?

Nel momento in cui si decide di abbandonarsi alle piacevoli sensazioni del camminare a piedi nudi è necessario conoscere alcune regole. Innanzitutto, la parola d’ordine per chi è agli inizi è gradualità. I novelli barefooters possono iniziare scegliendo dei percorsi agevoli, come una distesa d’erba o una spiaggia. In ogni caso, per preservare la salute del piede, è sconsigliato camminare a lungo sulle superfici rigide. Bisogna invece evitare sempre di camminare a piedi nudi nei luoghi pubblici come piscinepalestre e saune. In questi ambienti è facile contrarre infezioni (es. piede d’atleta).

Un altro aspetto molto importante da tenere a mente è di non avventurarsi in luoghi sconosciuti e possibilmente avere sempre un compagno di passeggiate. In questo modo si limita sensibilmente il rischio ferirsi e ci si può prestare soccorso a vicenda. Ad ogni modo, è consigliato portare sempre con sé un kit di primo soccorso per non farsi trovare impreparati in caso di lesioni.
Una volta acquisita una certa esperienza, ci si può spingere a percorrere piccoli sentieri di montagna.

Massaggio e trattamenti al luppolo

Il luppolo non è solo l’ingrediente speciale dell’inconfondibile sapore della birra ma anche di alcuni gustosi trattamenti benessere. Scopriamoli insieme.

Massaggio al luppolo

Il massaggio al luppolo è uno dei trattamenti più rilassanti del mondo benessere. Estratti di erbe e oli essenziali sono scelti accuratamente per sfruttare al meglio i benefici per la salute della pelle di questo dolce massaggio. Il luppolo è una pianta ricca di sostanze benefiche che purificano, proteggono e nutrono la pelle. In questo modo, essa appare più bella, morbida e liscia. Un’altra caratteristica del luppolo è la sua proprietà cicatrizzante. Non a caso è utilizzato spesso per curare irritazioni e dermatiti. Inoltre, essendo ricco di sostanze antiossidanti, contrasta l’azione dei radicali liberi, il massaggio al luppolo è anche un ottimo rimedio per prevenire le rughe.

Bagno alla birra

Avete mai sentito parlare della SPA con la birra? Gli amanti della bionda per eccellenza saranno felici di sapere che possono fare un bel bagno nella loro amata bevanda. Il trattamento consiste nell’immergersi in un grosso tino pieno di birra, brindando con un bel boccale di questo biondo liquido. Terminato il bagno, segue una fase di riposo in un lettino di paglia accanto ad un camino a legna.
Grazie al suo effetto rilassante e alla capacità di combattere lo stress, il bagno alla birra entra di diritto nell’elenco nei cosiddetti trattamenti del buonumore. Inoltre, le sostanze benefiche della birra purificano la pelle e la rendono più liscia.

Sauna alla birra

Se avete bisogno di depurare l’organismo e ritrovare la giusta serenità, ciò che ci vuole è una bella sauna alla birra. 15 minuti di puro relax in un ambiente aromatizzato al luppolo vi aiuteranno a liberare il corpo da tensioni muscolari e tossine, la mente da ansie e stress. Infatti, mentre il sudore causato dalle elevate temperature della sauna si occuperà di purificare la pelle ed eliminare le sostanze, il profumo del luppolo rilassa la mente grazie agli effetti benefici dell’aromaterapia.