Fangoterapia: tutti i benefici per pelle e dolori articolari

La fangoterapia è un trattamento naturale molto diffuso, apprezzato per le sue proprietà curative e rigeneranti. Se vuoi provarlo ma ancora non ne sai abbastanza, in questo articolo potrai scoprire tutti benefici della fangoterapia, le sue controindicazioni e come può essere utilizzata per trattare specifiche condizioni.
Cos’è la fangoterapia
La fangoterapia è un trattamento sia estetico che curativo e consiste nell’applicazione di impacchi di fanghi sul corpo. Il fango utilizzato è una miscela di argilla – spesso prelevata dai fondali marini – e acqua termale. Questo composto viene fatto maturare per un periodo che va dai sei ai dodici mesi, durante il quale gli elementi attivi dell’argilla si combinano con i minerali dell’acqua, potenziandone le proprietà benefiche. Il tipo di argilla utilizzata determina le diverse tipologie di fanghi termali, influenzandone l’efficacia terapeutica.
Benefici della fangoterapia
I benefici dei fanghi termali sono tanti e riguardano sia l’ambito estetico sia quello terapeutico. I fanghi sono utilizzati nei trattamenti estetici soprattutto per contrastare la cellulite. Questo perché l’azione del calore sulla pelle, favorisce la circolazione sanguigna e il drenaggio dei liquidi. Anche la pelle beneficia di questa pratica. L’impacco fangoso, infatti, agisce da tonificante e purifica la pelle, eliminando le cellule morte e rigenerando la cute.
Dal punto di vista terapeutico, la fangoterapia ha un’importante azione antinfiammatoria. Il calore prodotto durante il processo aiuta a ridurre i dolori articolari e muscolari e, grazie a minerali come lo zolfo, si favorisce la rigenerazione di cartilagini e ossa. È per questo motivo che il trattamento è particolarmente indicato per trattare disturbi come l’artrosi, l’artrite, i reumatismi e i dolori cervicali. L’effetto riscaldante del fango rilassa i muscoli, alleviando la rigidità articolare e migliorando la mobilità, rendendolo l’opzione ideale per chi soffre di dolori cronici o condizioni infiammatorie.
Come funziona il trattamento
Il trattamento inizia con l’applicazione del fango sulla pelle a una temperatura che varia tra i 38° e i 48° C. Il fango viene steso su tutto il corpo o in zone specifiche (cosce, fianchi, addome) e lasciato agire per 15-20 minuti. Dopo la rimozione tramite doccia calda, si effettua un bagno in acqua termale a circa 37-38°C, seguito da una fase di rilassamento di circa 30 minuti. Il ciclo si conclude con un massaggio tonificante, che migliora l’assorbimento delle proprietà benefiche.
Controindicazioni
Nonostante i numerosi benefici, ci sono alcune condizioni in cui la fangoterapia non è indicata, per esempio:
- disturbi cardiocircolatori,
- tromboflebiti,
- insufficienza renale,
- neoplasie,
- gravidanza.
Inoltre, è sconsigliata per chi soffre di malattie infiammatorie acute, poiché potrebbe peggiorare la condizione. Il periodo ideale per sottoporsi alla fangoterapia è quando le infiammazioni non sono in fase acuta. Molte persone preferiscono effettuare questo trattamento nei mesi invernali, quando l’effetto riscaldante del fango è particolarmente piacevole e rilassante. Ti consigliamo di consultare sempre un medico prima di iniziare un ciclo di fangoterapia.
I fanghi fanno dimagrire?
Anche se i fanghi non rappresentano una soluzione diretta per il dimagrimento, sono utili per ridurre la ritenzione idrica e migliorare la circolazione sanguigna, combattendo così gli inestetismi della cellulite. Il loro effetto è più legato alla rimodellazione del corpo piuttosto che alla perdita di peso, specialmente quando combinato ad altri trattamenti come i massaggi anticellulite e la pressoterapia.
Abbiamo visto che la fangoterapia è un trattamento efficace sia dal punto di vista estetico che terapeutico. Grazie alle sue proprietà antinfiammatorie dell’argilla mescolata con l’acqua termale, offre un sollievo naturale da dolori muscolari e articolari, oltre a migliorare la salute della pelle. Tuttavia, come ogni trattamento, è fondamentale conoscere le sue controindicazioni e rivolgersi a un professionista prima di iniziare un ciclo, specialmente in caso di patologie preesistenti.
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